Il cielo nei tuoi occhi, Delia - racconto breve

Il cielo nei tuoi occhi, Delia

Il campanello suona e lei non sa se andare a rispondere, ha come il presentimento di sapere che cosa l’aspetta. Apre la porta incerta e trova lui, l’unica persona che non voleva vedere. Delia aveva paura del suo stesso ragazzo, ma non per colpa sua. Era davvero molto tempo che il discorso era venuto fuori e non sapeva cosa fare. Non sapeva ancora dare una risposta a Matteo, non sapeva cosa dirgli. 


Una settimana prima Matteo e Delia erano seduti su una panchina al parco della loro città. Il cielo era coperto da piccole nuvole bianche e l’aria calda di agosto stava quasi asfissiando i due ragazzi, che stavano ridendo di cose inutili e semplici, scambiandosi qualche bacio ogni tanto, per ricordare all’altro che l’amavano. Una scena così bella a vedersi, fino a quando lui non ricevette una telefonata. -Amore scusa vado a rispondere- disse allontanandosi, lasciando Delia sulla panchina tutta sola. Indossava quel giorno un vestito grigio chiaro e aveva i capelli legati in due trecce, che terminavano con dei nastri blu. Portava sempre qualcosa di blu in effetti: era il colore preferito di Matteo, era come non lasciarlo andare mai. Delia era una romantica inguaribile e infatti la notizia che il ragazzo che ama le sta per dare sarà un colpo molto duro. 

-Amore! Mi hanno preso! Posso andare a studiare a Roma!- diceva il ragazzo corrono verso di lei


Delia fissava negli occhi Matteo, con un’aria distrutta. -Quindi che si fa?- chiese il ragazzo con la voce quasi spezzata, le lacrime agli occhi - Io sto andando De, ma non so ancora cosa ne pensi veramente. Non ti voglio perdere Delia, io ti amo davvero, sei stata parte della mia vita per un anno e 3 mesi, ma lo sai che non posso lasciar andare questa opportunità.- concluse tirando su col naso e asciugandosi una lacrima che aveva appena spezzato la sua guancia a metà. Ricordò a Delia il pianto disperato che le provocò quella notizia.


-Amore io non so cosa fare senza di te.- -Non puoi essere solo felice per me?- 

Delia si alza dalla panchina e corre via. Matteo resta lì e si prende la testa tra le mani.


-Matteo, amore mio, non so cosa fare. Possiamo provare a distanza, ma lo sai che non vederti mi distruggerà.- -Per questo avevo proposto una pausa.- Delia sente il panico salire nella trachea. Sente le gambe tremare, sente il dolore che le prende l’anima e sete come se il suo cuore stesse per prendere fuoco. Fa un ultimo respiro profondo prima di replicare. -Se pensi che- deve fermarsi perché le parole non arrivano -Che questa sia la giusta soluzione allora va bene. Ti amo, ma non ce la faccio a stare qua- lo abbraccia -Fatti una buona vita a Roma- detto questo lo saluta e chiude la porta.


...


Sono passati 4 mesi da quel giorno straziante. Delia lo ricorda ogni mese quel giorno. Apre Instagram e vede le foto di Matteo con la sua nuova ragazza, con cui ha appena festeggiato un mese insieme. Lancia il telefono. Controlla a che ora dovrà andare dalla psicologa, a che ora ha lezione l’indomani all’università e medita se valga la pena andarci veramente. Lo fa spesso, con ogni cosa. Le sue amiche, quelle che le sono rimaste, le chiedono sempre come sta, ma sperano davvero che un giorno potranno smettere. Forse un giorno quel dolore passerà. Forse un giorno non dovrà più piangere 5 volte a settimana, comunque un miglioramento per Delia.


Matteo una volta le aveva detto che il cielo rifletteva il colore dei suoi occhi azzurri perché era geloso che lo avessero rubato tutto. Ora che piove ogni giorno, il cielo continua a guardare la povera Delia e a vegliare su di lei.

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