Il suo preferito - racconto breve

Il suo preferito

Sono nato in un luogo buio e affollato, circondato dai miei genitori e dai miei numerosi fratelli. Era caldo lì e nessuno mi stava prestando attenzione, tutti si muovevano freneticamente e la mia famiglia intorno a me mi scovolava di fianco. Arrivato alla fine del mio percorso turbolento, mi chiusero dentro una scatola nera, il buio mi spaventava a morte ma non importava. Nessuno mi avrebbe mai amato, capii in quel momento.


Mi sbagliavo. Arrivato nella mia prima casa ero circondato da altri come me, tutti stipati in un luogo stretto, sembra ci avessero certai per lasciarci lì a marcire per sempre. Aspettavo ogni giorno che alcuno potesse adottarmi, ma restavo sempre lì e quando le porte si chiudevano alla fine della giornata io piangevo nel silenzio della notte. Poi un giorno vidi una ragazza, la più bella che avessi mai visto: capelli rossi sfavillanti e occhi azzurri così profondi che ci avrei potuto nuotare dentro. Lei mi prese braccio, guardò il ragazzo che era con lei e disse -Eccolo! Cercavo proprio lui!- e tutta contenta mi portò via con se. 


A casa di Sofia sono stato molto bene, per molti anni. La mia nuova madre mi trattava bene, mi dava una pulita spesso, passavamo tantissimo tempo insieme. Per molti anni siamo stati inseparabili. Anche in quella casa così spaziosa avevo molti fratelli, ma quando passavamo le giornate a farci compagnia lei mi sussurrava sempre -Sei tu il mio preferito, in assoluto- riempiendomi il cuore di gioia. Anche ai suoi amici parlava di me, gli raccontava di quanto sarebbe stato bello per loro conoscermi. Ad un certo punto, il nostro idillio finì. Sofia consigliò ad un suo amico molto caro, di nome Michele, di venire a casa nostra per conoscermi meglio. Passammo qualche minuto insieme e lui sembrava molto compiaciuto. Allora Sofia, mia madre, la mia compagna più fidata disse -Posso lasciartelo allora, tutto il tempo che vuoi- ero senza fiato -Non serve che me lo riporti.- Sofia mi stava lasciando a Michele, il primo di molti cambi nella mia vita.


Dopo Michele sono passato di mano in mano, sempre più spesso. All’inizio rimasi a casa sua, poi mi trasferii in una struttura che mi permise di essere preso in prestito da moltissime persone. Rimasi a casa di questi ragazzi per molti mesi o poche settimane, imparando a conoscere le loro vite, le loro passioni, le loro famiglie. Ma ciò che portavo nel cuore e che avrei per sempre conservato era la dedica di Sofia, che portavo tatuata sulla prima pagina.


Recita così: 

“Amico lettore, tu che stai prendendo questo libro per un po’, trattalo con cura. È stato il mio migliore amico per molti anni e può raccontarti la sua grande storia solo se lo tratti con gentilezza e amore. Detto questo, buona lettura!”



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